Pgt, Paroli: “Il piano si può migliorare”

Per il sindaco "non è un monolite intoccabile". "Una città di 140mila residenti di cui metà stranieri non può puntare ad essere capoluogo di una provincia da 2 milioni".

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(s.s.) “Mi auguro che sia possibile migliorare il piano di governo del territorio di Brescia”. A parlare non è un esponente dell’opposizione del comune, ma il sindaco Adriano Paroli all’inizio del suo intervento in consiglio.
“La doppia approvazione prevista dal legislatore serve proprio per questo. Il Pgt è uno strumento più elastico del piano regolatore, può prevedere delle modifiche, non deve necessariamente includerle in sé”. Anche il primo cittadino ha ripreso il concetto che l’assessore Paola Vilardi ha più volte ribadito nel suo intervento, ovvero che questo documento non sarà un monolite intoccabile ma ci sarà ancora spazio per discussioni e approfondimenti. Una risposta chiara alle polemiche più volte sollevate dalle opposizioni ma anche dalle associazioni di categoria. “Abbiamo fatto ampie discussioni e molti approfondimenti”, ha detto Paroli, “ma ce ne saranno altri e ben vengano”.
Il sindaco è poi tornato sul concetto chiave intorno a cui ruota il Pgt: “la nostra città deve crescere. Brescia non può diventare una cittadina di 140 o 150mila abitanti a fronte di una popolazione straniera che aumenta. Una città di 140mila residenti di cui metà sono stranieri non può puntare ad essere capoluogo di una provincia da due milioni di abitanti e nemmeno capoluogo di funzioni per tutta la regione com’è oggi Brescia”. Il primo cittadino ha anche ricordato che circa metà dell’incremento della popolazione previsto nel Pgt “è già frutto delle trasformazioni urbanistiche in atto o già approvate nel Prg del 2002. Il nostro documento è quindi in linea con quanto già deciso. Brescia deve crescere in quantità e qualità, stiamo andando nella direzione giusta, il centro storico ha ripreso vita ed è un nuovo centro storico. Ora la città può dare molto ai suoi residenti sia dal punto di vista della cultura e degli eventi, sia per quanto riguarda l’ambiente, abbiamo molto più verde”.
Paroli ha poi toccato i temi più caldi dell’urbanistica cittadina, come l’abbattimento delle torri di San Polo, la realizzazione del parco dello Sport, la questione della valle di Mompiano, e ha concluso l’intervento giudicando il piano di governo del territorio in discussione “coraggioso e che dà risposte, chiunque fosse stato al nostro posto avrebbe dovuto pensarlo in questo modo”.

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