Edison, ‘polo verde’ per A2A e Iren

Il controllo della società va al colosso energetico francese. L'accordo stilato a Parigi dovrebbe portare nelle casse bresciane 52mln di euro di dividendi.

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(red.) Un ‘polo verde’ per A2A e Iren, la possibilità per i soci trentini di rilevare le joint-venture nell’idrolettrico con Edison (Hydros e Dee) e un’opzione put sul 25% della quota di Foro Buonaparte dei soci Delmi, potenziata con la possibilità di scambiare altre azioni con Edens, la controllata di Edison attiva nell’eolico.
Sono queste le linee essenziali dell’accordo che i direttori generali di A2A e Iren, Renato Ravanelli e Andrea Viero, assieme all’advisor Mediobanca hanno concordato con Edf venerdì a Parigi e che ora dovranno passare all’esame dei consigli per essere trasformati nelle prossime settimane nell’accordo che sancirà il definitivo passaggio del controllo di Edison ai francesi, da un decennio azionisti di maggioranza di Foro Buonaparte senza poter gestire in via esclusiva la società.
Da negoziare anche i presidi a tutela di Delmi, holding dei soci italiani di Edison, che in futuro indosserà i panni di azionista di minoranza. Oltre a una presidenza italiana non esecutiva è probabile che Edf e Delmi siglino un patto di sindacato che assicuri alcune garanzie come, per esempio, poteri di veto su determinate decisioni strategiche come gli aumenti di capitale. Delmi, che resterà azionista di Edison per almeno tre anni, ha infatti tutto l’interesse a incidere sul rilancio della società. Per mettere a punto l’intesa ci vorranno ancora alcune settimane: è dunque in arrivo una proroga tecnica (si parla di un mese) dei patti, in scadenza a fine ottobre.
Chi resterà deluso sarà, invece, chi ha scommesso su un lancio di un’opa a premio da parte di Edf: difficile che i francesi, che sono comunque intenzionati a chiedere l’esenzione alla Consob, possano schivare l’offerta sulle minoranze. Ma il prezzo, anche se in qualche modo condizionato dalla put, non si staccherà di molto dalla media degli ultimi sei mesi. Non a caso il titolo ha perso in Borsa il 4,71% a 0,829 euro. Non hanno aiutato dai conti dei nove mesi, chiusi con una perdita salita a 93 milioni a causa del peso del contratti gas. Edison ha comunque confermato gli obiettivi di Editda (900 milioni) per il 2011, anche se non ha dato previsioni sul 2012.
Nel dettaglio gli accordi prevedono lo spacchettamento di Edipower (il nome resterà agli italiani) e l’assegnazione delle centrali idroelettriche di Udine e Mese (650 megawatt complessivi) a Iren e A2A, in cambio della loro quota del 30% nella controllata di Edison. Le società verranno conferite in una joint-venture partecipata al 67% da A2A (che avrà il controllo) e al 33% da Iren. Nel ‘polo verde’ potrebbero poi confluire anche gran parte degli asset di Edens, qualora venisse esercitata la ‘put’ a un anno concessa a Delmi. Inoltre Sel e Dolomiti Energia potranno acquistare tra un anno le quote non in loro possesso nelle joint-venture con Edison, Hydros e Dee. Qualche passo in avanti anche sull’opzione di vendita concessa a Delmi, migliorata rispetto a marzo nelle modalità di calcolo e arricchita dall”opzione Edens’.
Se a Parigi il clima viene descritto come sereno, anche dalle parti di Delmi si respira una certa soddisfazione. L’intesa viene letta come più equilibrata rispetto a un accordo di marzo che premiava di più A2A (che avrebbe avuto le centrali idroelettriche tutte per sè e avrebbe ceduto a Edf, oltre al ciclo combinato di Gissi, anche quello di Scandale) rispetto ai soci minori come Iren, Sel e Dolomiti Energia.
Per quanto riguarda Brescia, comune che insieme a quello di Milano detiene la maggioranza delle quote in A2a, le conseguenze dell’accordo stilato a Parigi porteranno nelle casse bresciane 52 milioni di euro di dividendi. Una cifra che entrerà a far parte del bilancio di previsione 2012, in discussione a dicembre in Loggia.
Si tratta delle proiezioni approntate sulla base delle stime trimestrali. Stime minime, il che significa che nelle casse comunali potrebbe entrare una cifra anche più alta. Nel bilancio di previsione 2012 l’assessore Fausto Di Mezza ha annunciato di voler riportare riportare l’entrata dei dividendi dalla cassa alla competenza.
Intanto, sono fissati per lunedì e mercoledì prossimo il Consiglio di gestione (rpt, gestione) e il consiglio di sorveglianza (rpt, sorveglianza) di A2A chiamati ad esaminare il riassetto di Edison dopo l’accordo di massima con Edf raggiunto venerdì.
Bruno Tabacci, assessore al Bilancio del comune di Milano ha qualche riserva sull’accordo trovato venerdì tra Edf, A2A e Iren su Edison.
”E’ un passo in avanti”, ha commentato Tabacci a margine di un convegno a Milano, ma ”ci sono ancora dei punti su cui mi auguro si trovino delle soluzioni adeguate, credo si siano dati ancora una settimana”.
”E’ un passo in avanti rispetto all’ipotesi di una rottura, che io non ho mai coltivato perchè credo che un’intesa coi francesi debba essere conclusa”, ha aggiunto Tabacci. ”Trovare un’intesa tra i soci italiani mi sembra una cosa giusta, quindi credo che all’interno di Delmi un punto di equilibrio si possa e si debba trovare”.

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