Edison, i soci rifinanziano Edipower

Valore dell'operazione: 1,1 miliardi di euro. Operazione finalizzata a rimborsare integralmente il debito con le banche, in scadenza a fine anno.

(red.) I soci di Edipower rifinanzieranno la società per 1,1 miliardo di euro, il che permetterà alla controllata di Edison di rimborsare integralmente il debito dello stesso importo verso le banche in scadenza a fine anno.
”Il Consiglio di Amministrazione di Edipower, riunitosi oggi (giovedì, ndr.)”, spiega una nota, ha deliberato la sottoscrizione del contratto di finanziamento con i soci per un importo complessivo pari a Euro 1.100 milioni destinati al rimborso integrale del finanziamento bancario sindacato in scadenza al 31 dicembre 2011. Gli Azionisti di Edipower renderanno disponibili questi fondi alla Società, ciascuno per una quota parte proporzionale alla propria partecipazione nel capitale sociale di Edipower”.
La notizia è giunta in seguito all’incontro, avvenuto a Roma tra il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il numero uno di Edf, Henri Proglio: sul tavolo il riassetto di Edison, all’indomani del vertice tra lo stesso Passera e i soci italiani del gruppo energetico.
Bocche cucite sull’esito della riunione anche se i francesi, viene riferito, starebbero valutando la nuova proposta italiana.
A fine anno scadono i termini, già prorogati quattro volte, per arrivare a un accordo; qualora Edf apra alla nuova ipotesi di lavoro, è verosimile che si arrivi a una quinta proroga di carattere tecnico, come anticipato dal presidente del consiglio di sorveglianza di A2A Graziano Tarantini.
Il 61% circa di Edison fa capo a Transalpina di energia, la holding suddivisa pariteticamente tra i soci italiani riuniti in Delmi ed Edf. Edf possiede direttamente anche un altro 19% di Edison.
Sempre giovedì si è registrata poi la posizione del comune di Brescia sulle parole espresse dall’assessore al Bilnacio del comune di Milano, Bruno Tabacci, sui futuri assetti di Edison e di A2A. L’assessore bresciano Di Mezza, presente alla riunione della multiutility che si è tenuta mercoledì a Milano ha preso le distanze dalle dichiarazioni del suo omologo meneghini, ribadendo che si è trattato di previsioni espresse senza averle concordate preventivamente con la Loggia che, insieme a Milano è il maggiore azionista di A2A.
I consigli di gestione e di sorveglianza di A2A sono convocati poi per la mattina del 29 dicembre, a poche ore di distanza dal consiglio di Edison.
Le riunioni della multiutility, secondo quanto risulta a Radiocor, avranno all’ordine del giorno il dossier di Edison e, se i francesi daranno responso positivo all’offerta italiana per rilevare tutta Edipower, potrebbero addirittura dare il via libera al nuovo schema di risistemazione della galassia di Foro Buonaparte.
A quel punto, anche il consiglio di Edison fissato nel pomeriggio, diventerebbe un appuntamento meno teso rispetto a quanto avvenuto ieri nella stessa sede: con la cessione di Edipower, infatti, si risolverebbe sia il rebus di Edison sia l’esigenza di liquidità a breve del gruppo, che cedendo il 50% della Ex Genco vedrebbe anche il debito calare di 550 milioni.
Sempre il 29 è plausibile che si tenga anche un consiglio di amministrazione di Delmi, la holding italiana che controlla il 30% di Edison, anche se al momento non risulta convocato. Il 30 dicembre, come noto, scadranno i patti tra italiani e francesi, ma in caso di un’intesa in extremis è plausibile una proroga tecnica per finalizzare gli accordi all’inizio del 2012. Induce all’ottimismo, al proposito, anche l’incontro tra il numero di Edf, Henri Proglio, il ministro Corrado Passera: un vertice che dal quale secondo i bene informati, sarebbe emersa una moderata apertura dei francesi alla nuova proposta italiana.

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