Orari negozi, la Regione pronta al ricorso

Approvata martedì al Pirellone una mozione della Lega Nord con un ok bipartisan e la sola astensione dell'assessore competente, Stefano Maullu.

(red.) Regione Lombardia è pronta a fare ricorso alle norme del governo sulla liberalizzazioni degli orari dei negozi: lo chiede una mozione della Lega Nord approvata martedì dal Consiglio regionale con un ok bipartisan (inclusi Udc, Pd e Pdl che a Roma sostengono Monti) e la sola astensione dell’assessore competente, Stefano Maullu.
Una posizione che incontra anche quella espressa dalle associazioni di categoria bresciane che avevano definito “illegittima” la scelta del Governo, in quanto la materia non sarebbe di competenza del Parlamento, ma delle Regioni, come stabilito dal capitolo V della Carta Costituzionale.
Confesercenti Brescia aveva infatti sottolineato alcune criticità legate alle aperture non-stop dei negozi, come la difficoltà, per i piccoli imprenditori, di fare fronte agli aumentati costi di gestione,  ed il timore che la liberalizzazione possa svuotare centro storico e periferie: le piccole attività, infatti, secondo i commercianti bresciani, faticherebbero a sostenere i ritmi della grande distribuzione, col rischio che sempre più negozi sarebbero a rischio fallimento.
Da qui, l’invito di Confesercenti alle Regioni perché impugnassero il provvedimento. E martedì la risposta del Pirellone.
Dal testo iniziale sono state epurate le parti più critiche verso l’esecutivo ed è stato aggiunto, su richiesta del Pdl, un riferimento al ”coordinamento” con gli altri presidenti di Regione da parte di Roberto Formigoni che la mozione impegna ”ad attivarsi per ricorrere alla Corte Costituzionale”.
”Credo in quello che faccio e in quello che voto” ha detto Maullu (Pdl) spiegando che il ricorso terra in ballo la questione per un anno e ”nel frattempo la grande distribuzione organizzata vincerà ogni ricorso al Tar. La norma è scritta molto bene”.

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