Mille Miglia, la corsa sarà gestita dall’Aci Brescia

Dopo l'edizione del 2012 l'Ati guidata da Alessandro Casali consegnerà marchio e organizzazione all'Automobile club.

(c.p.) Dal 2013 sarà l’Aci di Brescia a gestire l’organizzazione della Mille Miglia, la gara di regolarità per auto storiche rievocazione di quella che Enzo Ferrari definì “la corsa più bella del mondo”.
L’ufficialità è arrivata nel pomeriggio dopo che il consiglio di amministrazione dell’Automobile Club di Brescia ha deciso di non indire alcuna procedura di gara per l’affidamento dell’organizzazione della corsa della “Freccia Rossa”. Si chiuderà quindi il prossimo 30 giugno l’esperienza dell‘ Ati (Associazione Temporanea di Impresa), il gruppo guidato da Alessandro Casali che dal 2008 ha gestito non solo l’organizzazione della Mille Miglia ma anche la comunicazione e la licenza d’uso del marchio della corsa  – appuntamento fisso della primavera bresciana.
Nelle prossime settimane verrà costituita la Mille Miglia srl, una società partecipata al 100% da Aci Brescia, che dal 2013 prenderà in mano le redini della rievocazione storica della corsa automobilistica iniziata nel 1927 e sospesa nel 1957, dopo il drammatico incidente che costò la vita al pilota spagnolo Alfonso de Portago, al navigatore americano Edmund Gurner Nelson, e a nove spettatori, tra cui cinque bambini.
“La corsa torna completamente a casa”, ha commentato il presidente dell’Aci Brescia Aldo Bonomi, “si tratta di un patrimonio che potrà favorire anche le aziende bresciane interessate sicuramente dall’indotto generato dalla Freccia Rossa”. Per Bonomi impossibile che la scelta venga impugnata da chi può sentirsi escluso. “Non abbiamo inventato nulla di nuovo”, ha commentato l’imprenditore lumezzanese vicepresidente di Confindustria, “ma utilizzato quanto la legge ci permette di fare”. Bonomi non esclude eventuali collaborazioni con il gruppo Ati che va ricordato organizzerà l’edizione 2012 della Mille Miglia, prevista dal 17 al 20 maggio. “Vedremo in futuro”, ha concluso, “mi auguro che questo possa anche accadere”.

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