Sequestro Gavardo, Haida a giudizio immediato

A metà gennaio aveva lasciato con il fiato sospeso l'Italia, prima della risoluzione del caso e l'intervento dei carabinieri. Ora lo straniero a processo.

(red.) La vicenda dello scorso 15 gennaio che aveva tenuto con il fiato sospeso tutta l’Italia per il sequestro tra Gavardo e Villanuova sul Clisi, nel bresciano, si prepara ad approdare in un’aula di tribunale. Nelle ore precedenti a martedì 5 marzo, infatti, il pubblico ministero Roberta Panico ha chiesto il giudizio immediato per Abdelouahed Haida. E’ il marocchino 36enne che per due giorni aveva tenuto sotto sequestro l’operaio 45enne Mirko Giacomini ritenendolo amante della propria ex moglie Angela Insonni.

Quella sera Haida aveva raggiunto Muscoline per minacciare un operaio, Daniele Stucchi, facendosi portare in auto fino all’abitazione di Giacomini. Poi da qui con lo stesso operaio fino al santuario di Santa Maria della Neve a Villanuova liberando Stucchi e rinchiudendosi con l’altro nel sottotetto della casa dell’ex moglie. Dopo due giorni Haida aveva chiesto alla ex dell’acqua e del cibo, ma era partita una lite con tanto di insulti e colpi di scacciacani sparati a salve. Infine, intervennero i carabinieri per arrestare il sequestratore. Ora è accusato di sequestro di persona con minaccia aggravata dall’uso di arma.

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