Carpenedolo, via deleghe assessore arrestato

Prima mossa del sindaco uscente e ricandidato dopo la vicenda a carico di Maurizio Zonta. Per lui la convalida dell'arresto, ma è stato rimesso in libertà.

Più informazioni su

(red.) Nella giornata di ieri, mercoledì 22 maggio, il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Brescia ha convalidato l’arresto dell’assessore ai Lavori pubblici di Carpenedolo Maurizio Zonta, ma lo ha rimesso in libertà in attesa del processo. Le manette ai polsi erano scattate martedì 21 quando aveva fornito le generalità del fratello nel momento in cui, alla guida della sua Fiat 500, era stato fermato dalla Polizia Locale per un controllo. Ma aveva proseguito facendosi poi inseguire e bloccare. Guidava senza patente e per questo motivo aveva incassato una multa di 5 mila euro oltre al fermo del suo veicolo per tre mesi.

Tra l’altro, aveva avuto un passato burrascoso connesso al fatto che il titolo di guida gli era stato revocato dalla prefettura perché aveva provocato un incidente e non aveva la patente. Infatti, gli era stata ritirata in precedenza perché beccato ubriaco al volante. Una situazione che sta facendo molto discutere in Comune in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Il sindaco uscente e ricandidato Stefano Tramonti gli ha revocato le deleghe e annunciato che se dovesse essere rieletto primo cittadino, con Zonta consigliere comunale, non gli affiderà alcun incarico di governo.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.