Ponte Crotte: “Il cordolo è ancora rotto”

Lo ha rilevato l'architetto Valerio Vitali: "Crepe nella pavimentazione in marmo di Botticino". Per il professionista servono illuminazione e cartellonistica adeguate.

Più informazioni su

(red.) Ponte Crotte, il cordolo è di nuovo rotto. La segnalazione, dopo l’ultima riparazione a seguito della segnalazione del 5 ottobre, proviene dall’architetto Valerio Vitali,  “consulente volontario” della circoscrizione Ovest.
Il professionista aveva già espresso le sue criticità su alcuni aspetti degli interventi di messa in sicurezza dell’attraversamento automobilistico (respinte come “faziose” dall’assessore ai Lavori Pubblici in Loggia Mario Labolani) e aveva fatto notare, come poco dopo l’inaugurazione dello stesso, si fossero verificati dei danneggiamenti, conseguenti ad alcune caratteristiche dell’infrastruttura come il cordolo troppo alto, l’accesso dalla tangenziale troppo stretto, oltre a dubbi sulla normativa del codice della strada applicata in questo specifico caso.
“Non si conosce pubblicamente se il collaudo finale sia stato eseguito”, osserva Vitali, “se lo fosse i cartelli che segnalano il cantiere sarebbero forse stati rimossi e lo striscione che pubblicizza l’impresa esecutrice pagherebbe il canone di competenza”.
“Intanto”, continua il professionista, “le crepe nella pavimentazione in cemento resinato liscio permettono la penetrazione della pioggia e con l’avvicinarsi della temperatura sottozero il ghiaccio distruggerà il bianco tappeto scivoloso”.
“Come volevasi dimostrare”, sottolinea l’architetto “consulente” della Circoscrizione Ovest, “il marmo di Botticino è stato sporcato dai pneumatici. In più è comparsa all’ingresso dalla tangenziale, dovuto allo scorrere dei mezzi, la presenza di un chiusino di nuova realizzazione soffocato dall’asfalto particolare scelto in sede di variante”. “Perché”, domanda Vitali al comune di Brescia, “avete assentito quei  30.705,41 euro in più all’impresa che immagino non abbia ancora nemmeno percepito quanto effettivamente le spettasse per vincoli di stabilità?”.
Secondo il professionista bresciano, gli interventi che “urgono per mettere in sicurezza la viabilità” sono, innanzitutto, “impedire ai camion l’uso del ponte ad evitare rischi di incidenti incontenibili con le barriere esistenti”, quindi “predisporre la segnaletica di presenza di ostacolo all’ingresso dalla città davanti alla ringhierina inox (sono cartelli verticali con strisce bianche e nere inclinate di 45° con sovrapposta freccia bianca su fondo tondo blu )” e infine, “porsi seriamente il problema dell’illuminazione agli ingressi al ponte poiché soprattutto dalla tangenziale lo scompenso luminoso è davvero grave”.
Per Vitali, inoltre, occorre anche “ripristinare il cartello di pista ciclopedonale in lato sud, forse spostato da qualcuno ad evitare ‘zuccate’ ”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.