I sindaci del due centri camuni si sono recati al Pirellone dall’assessore al Bilancio, finanze e rapporti istituzionali Romano Colozzi per presentare i progetti relativi all’incorporazione.
I primi cittadini di Ponte, Mario Bezzi, e l’ex primo cittadino di Temù, Corrado Tomasi, puntano alla unificazione dei due territori entro la primavera 2013, quando Ponte di Legno sarà chiamato alle urne.
Le due amministrazioni entro il mese di dicembre delibereranno l’avvio della procedura, ufficializzando l’intenzione di fondere gli enti, quindi a giugno 2012 si terrà il referendum consultivo tra i cittadini.
Ovviamente a Milano spetterà l’ok definitivo e sempre dal Pirellone giungerà il commissario che, sciolti i due Consigli, decreterà l’unione.
E si i cittadini decidessero per il no? La Regione potrebbe comunque decretare la fusione dei due centri, anche se sarà difficile uno scavalcamento così netto della volontà popolare.
Come si chiamerà il nuovo Comune? Accantonato Pontemù, secondo gli amministratoti il nuovo ente non potrà che continuare a chiamarsi, data la notorietà del comprensorio montano, tra i più conosciuti a livello nazionale, che Ponte di Legno.