Edison: “Accordo ok”, ma con variante

I soci italiani di Edison pronti a trattare con Edf sulla base degli accordi di marzo. Ma il presidente del Cdg di A2A Zuccoli pensa a una variante migliorativa.

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(red.) I soci italiani di Edison hanno deciso di trattare con Edf sulla base degli accordi dello scorso marzo anche se, si apprende, il presidente del consiglio di gestione di A2A, Giuliano Zuccoli, si è riservato in un prossimo consiglio di Delmi di illustrare una variante migliorativa per gli azionisti italiani.
E’ quanto è emerso dal Cda di Delmi, che si riunito lunedì a Brescia per prorogare a fine ottobre gli attuali patti co i francesi in Edison.
E‘ durato circa mezz’ora il consiglio d’amministrazione di Delmi, l’holding (51% A2A, 15% Iren, 10% Sel e Dolomiti Energia, più alcune banche) che controlla, a cascata, Edison. Il cda riunitosi a Brescia sostanzialmente per prendere atto della proroga (dal 15 settembre al 30 ottobre) della scadenza dei patti parasociali che regolano la governance della società elettrica.
Secondo fonti di Delmi, nella riunione non vi sono stati contrasti dopo le tensioni registratesi nei giorni scorsi tra A2A e Iren. Ma l’assenza di polemiche non si traduce automaticamente in uno sblocco dell’intricata vicenda e le ipotesi sul tappeto restano ancora tutte aperte: dal controllo da parte dei francesi di Edf, allo spacchettamento delle centrali di Edipower, alla cordata italiana (con Acea e IntesaSanPaolo) per rilevare Edipower. Novità potrebbero venire nei prossimi giorni, in occasione del previsto consiglio di sorveglianza di A2A.

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